Pepelovespatchwork

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giovedì 13 marzo 2014

Copri-ometto

Una mia amica aveva l'ometto rotto, così mi sono offerta di "sistemarglielo". Vestitino in lino bianco, bottoni rossi, punto filza porpora, un fioccone porpora e un tag con cuore rosso di stoffa e margini sfumati rossi... che ne dite? Non vedo l'ora di portarglielo!

giovedì 6 marzo 2014

Sacchettino patchwork


Ho fotografato questo sacchettino, regalato a un'amica dall'amica giapponese. Fatto tutto rigorosamente a mano! Che carino!!!

martedì 4 marzo 2014

Rilegatura di tutorial





Come dicevo giusto ieri, è bello mettere in ordine, dà una soddisfazione indicibile, sorpattutto quando finalmente metti a posto quello che ti aspettava da secoli!
Avevo in giro ormai un sacco di fotocopie, raccolte nell'arco di 5 anni, e non le sopportavo più, perchè facevano sempre disordine, non sapevo bene dove tenerle. Tanto che stavo per buttarle... ma stampare pattern free e tutroial e poi gettare tutto mi pareva un delitto, così mi è venuta l'idea di farli rilegare con la spirale. Ed ora sono elettrizzata come se avessi comperato un nuovo libro! Da sfogliare, per esempio, e siccome io i libri di patchwork li sfoglio spesso, significa ricordare meglio che tutorial e pattern ho, trovarli al volo quando mi servono.
Tra i contenuti, alcuni miei disegni originali fatti per lo stitchery, il mitico tutorial di Helen di Hugsnkisses su come infilare l'ago sul filo invece che il filo sull'ago (comodissimo), il tutorial per fare il platyipus e i cuscini di Tula Pink con il furgone Mercedes!
Vi attirano? Ok, vi metto i link!

Un lampadario di conchiglie




Piano piano sto sistemando la lavanderia, pulendo, spolverando, riorganizzando bene gli spazi. A breve farò le mensole, che all'inizio mi piacevano tanto ed ora sono troppo piene di roba. Per esempio alle mensole stava appeso da tempo questo scacciaspiriti di conchiglie, dei colori giusti per la lavanderia (bianco e azzurro) ed era in attesa di essere appeso. Dove? All'abbaino,che tanto è così alto da non essere aperto mai. Così ora l'effetto è quello di un lampadario di conchiglie, e mi piace moltissimo! Le tende rosse verranno cambiate a breve, spero, con delle belle tende azzurre, se trovo la stoffa giusta.
Che soddisfazione rimettere in ordine un locale! Specie questo, che è il più mio della casa...

lunedì 3 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #4
















Mi è stata chiesta anche un'appendice del tutorial per spiegare come cucire a mano, perchè alcune intendono cimentarsi in baby quilt senza macchina da cucire. Ecco allora spiegato il punto indietro, che di solito si fa come ricamo con i fili da ricamo, mentre nel caso delle due piastrelle o strisce da cucire si userà un cotone sottile di colore simile a quello delle piastrelle. Nelle foto, si è usato il cotone da ricamo e un colore a contrasto perchè i punti fossero più visibili; per lo stesso motivo i punti d'esempio sono molto grossi, mentre quelli reali dovranno essere corti il più possibile, un paio di millimetri. Nella sest'ultima foto sono stati presentati punti più piccoli dopo quelli più grossi, per mostrare la differenza.
Mettere due piastrelle dritto contro dritto, fare il nodo al filo e inserire l'ago attraverso i due strati di stoffa, riemergendo di nuovo sopra. Rientrare nella stoffa,  tenendosi però discostati di poco dal nodo (che resterà sulla destra), ed emergere poco più in là, a sinistra. Infilare l'ago dove finiva il punto precedente, procedendo poi a un nuovo punto (l'ultima foto rappresenta bene in disegno il punto e le posizioni in cui infilare l'ago o da cui farlo riemergere). Cucita tutta la riga, procedere alla doppia stiratura, prima dritto contro dritto, poi con le paistrelle aperte, e passare all'aggiunta della piastrella successiva. Lo stesso si farà poi tra le strisce di piastrelle.
N.B. Siccome la cucitura resterà nascosta, non è necessaria la massima precisione, come invece nel caso del ricamo, ma si potrà anche non centrare la fine del punto precedente, con punti quindi parzialmente sovrapposti. L'importante è che i punti siano abbastanza piccoli da rendere la cucitura resistente.

domenica 2 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #3









Una volta finito il baby quilt, si può aggiungere un'etichetta, scrivendo chi lo ha fatto, quando, a chi è destinato o la scritta che si vuole. Lo scopo dell'etichetta è soprattutto quello di testimoniare l'anno in cui è stato fatto il quilt. Infatti i quilt spesso vengono tenuti religiosamente da parte e trasmessi di madre in figlio, a volte di nonna in nipote e in Australia e in America non è infrequente vedere mostrare orgogliosi il quilt delle bisnonna, vecchio anche 100 anni. Quando regalo un baby quilt per la nascita del bimbo di un'amica, mi piace molto l'idea che ci sia scritto il mio nome, seguito da quello del bimbo, seguendo il modello "Da Tizia per Caio" e l'anno, che coincide con quello di nascita (a volte aggiungo anche il mese, il giorno solo se ricamo l'etichetta dopo la nascita) e mi piace pensare che, dopo averlo usato per i primi mesi o anni, la mamma metta via il quiltino e lo consegni al figlio quando a sua volta lui/lei diventerà genitore. Io stessa consiglio alle mie amcihe di fare così.
Per questa etichetta, è stata usata una piastrella eccedente, sulla quale era già stato applicato un cuore di stoffa imbottito. Si tracci la scritta (in questo caso circolare attorno al cuore) con un pennarello a inchiostro simpatico (reperibile nei negozi specializzati tipo Folomania, produce una scritta che scomapre a contatto dell'acqua; qui se ne vedono due tipi). In mancanza di questo, si può usare il gesso. La matita è sconsigliata, perchè di fatto indelebile, soprattutto se si usa il punto filza (come in questo caso) che non copre tutto il segno. Con il filo da ricamo si procede a ricamare la scritta in punto filza, dentro-fuori, dentro-fuori, con punti piccoli e regolari. Si ferma con un punto invisibile sul retro e si stira. La quinta foto mostra bene come la piastrella si presenta sul retro: il punto scelto per fermare il filo con un nodo, all'inizio e alla fine del ricamo, è stato posizionato dove l'operazione sarebbe stata meno visibile, in questo caso il retro del cuore applicato (se la piastrella è vuota, bisognerà fare un punto piccolissimo oppure mimetizzare il nodo dietro il primo punto del ricamo); inoltre sono visibili i passaggi da una lettera all'altra, eseguiti sul retro con punto lanciato).Voltata la piastrella, se ne stirano indietro i margini per 0,5cm, poi si posiziona la piastrella sul retro del quilt e la si ferma con gli spilli. Cucire a punto nascosto, usando un cotone sottile del medesimo colore della piastrella, perchè sia il meno visibile possibile, ed ecco fatta l'etichetta!
 
P.S. A proposito di baby quilt vecchissimi: Quilt dad (un americano patito di patchwork) racconta di un suo amico che gli ha portato il suo baby quilt di quando era piccolo, ormai liso dall'uso (era diventato una sorta di coperta di Linus ed era stato usato fino a consumarlo), chiedendogli di salvarglielo, perchè per lui era un ricordo del massimo significato. Il recupero è raccontato in questo post fantastico:

sabato 1 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #2





Si possono lasciare i bordi larghi, come nelle foto dei post precedenti, in modo da garantire al quilt le misure di uno scaldotto da divano (è molto piacevole in inverno, quando ci sono amici invitati per un film, dare a ciascuno di loro il proprio scaldotto ed è bello anche tenere in bella vista in sala la pigna di quiltini tutti colorati: è un piacere per gli occhi), oppure rivoltare i margini in una morbida cornice, come in figura, raggiungendo le misure più adatte a un baby quilt. Dopo aver tolto l'etichetta (qui l'operazione viene eseguita con lo scucitore, un piccolo e semplice strumento, ma comodissimo e insostituibile soprattutto per disfare le cuciture della macchina da cucire. Col forbicino, infatti, si rischia sempre di tagliare inavvertitamente la stoffa e in definitiva si fa molta più fatica), si tagliano i margini fino a lasciare una ventina di centimetri per lato (o altra misura, doppia di quella desiderata per la cornice finale) e si risvolta due volte sul dritto, verso il centro del top, prima sui lati lunghi, poi quelli corti. Si ferma con gli spilli e si procede a cucire con punto nascosto, prendendo con l'ago la cornice e il bordo esterno del top di piastrelle. Et voilà! Il quiltino è pronto per il bimbo!